Filippo Tupone
Il quintogenito di Giuseppe e Rita Pietrocola
Filippo Tupone nacque a Vasto il 4 febbraio del 1856. Egli, tra i figli di Giuseppe e Rita, era il maschio più piccolo. Nel 1876, alla morte dei suoi genitori, si diede alla carrera militare. Nel 1883 era già sergente e l'anno dopo fu nominato sottotenente. Poi nel 1887 fu promosso Tenente.
Egli sposò in quegli anni una ragazza di nome Elvira nata a Napoli, nel quartiere di San Ferdinando, il 25 aprile del 1849 da Cletofonte Rossano, (Giulianova 1816), e Filippa Greco (Palermo 1822). Elvira aveva tre fratelli ed una sorella: Ernesto (1844), Ermenegildo (1860), Alberto (1863) ed Erminia (1846). In quegli anni vissero a Genova dove Filippo ed Elvira il 10 maggio del 1889 ebbero un figlio a cui dettero nome Erminio Alberto Maria ma il piccolo, meno di un mese dopo, morì il 4 giugno del 1889.
A centro Filippo Tupone nel 1916 - Ai lati Elvira Rossano (sinistra 15.04.1887 - destra circa 1888)
Filippo ed Elvira non si arresero e il 24 aprile del 1890, l'anno dopo, ebbero un secondo figlio a cui dettero nome Erminio Alberto Giorgio Maria ma purtroppo, appena due mesi dopo, anch'egli morì il 28 giugno del 1890. Elvira ovviamente non prese bene la cosa e cominciò a lasciarsi andare, Filippo invece dovette rimanere forte e farsi coraggio.
Elvira Rossano e Filippo Tupone - Foto 1900 ca
Pochi mesi dopo Raffaele Tupone si ammalava e Filippo dovette curarsi anche di lui ma per fortuna questa volta non avvenne il peggio. Filippo, chiuso in se stesso, non comunicava più con gli altri fratelli, tanto che Belisario in una lettera del 1891 lo rimproverava del suo silenzio e chiedeva sue notizie. Ma ancora, lo stesso anno, anche la morte di Belisario doveva sconvolgere la sua già difficile situazione ma dovette comunque rimanere forte e raggiungere la sorella Emilia bisognosa di aiuto.
Negli anni che seguirono, vi fu una certa calma, interrotta solamente dalla morte della mamma di Elvira, Filippa Greco, avvenuta il 28 luglio 1895. Elvira, sempre più scossa, scendeva la china. Elvira era una bellissima persona, di lei ci sono rimasti dei ricordi fatti di piccole frasi dolcissime dedicate alla mamma e ai figli scomparsi.
Nel 1898 Filippo proseguiva la carriera militare e raggiungeva il grado di capitano dell'arma di fanteria. Nel 1899 era Ufficiale. Il 6 ottobre del 1901 accadde il dramma Elvira morì a solì 52 anni e l'anno dopo, il 16 ottobre 1902, Filippo lasciò l'esercito e venne collocato in riposo, dopo ben 25 ani di servizio.
Filippo decise a quel punto di raggiungere la sorella Emilia, anch'ella vedova, e, probabilmente in quegli anni, decisero insieme di prendere una casa a Tocco da Casauria e trasferirvisi, forse in base a qualche conoscenza acquisitavi o forse per avvicinarsi al lavoro offerto loro dalla famiglia Toro.
Infatti Filippo, quando lasciò il militare, venne chiamato dalla famiglia Toro proprietaria della fabbrica di liquori Centerbe. Egli divenne amministratore e riportò in alto il nome dell'azienda allora in decadenza. Quindi, essendo la fabbrica nei pressi di Tocco da Casauria, è probabile che nel 1902 quando Filippo lasciò l'esercito prese con sè la sorella Emilia con i figli e vi si trasferì.
In quel periodo (1903) sia Armidoro che Giuseppe, i figli maschi di Emilia, emigrarono in America. Rita aveva 20 anni, di Filomena non sappiamo l'età, Elvira era già suora e Maria aveva 24 anni.
Maria Spinosa fotografia 1921 circa
Certo, per un uomo di 45 anni, ancora giovane per far la parte del vedovo, e vissuto sempre lontano dai fratelli e dalle sorelle e quindi ancor più lontano dai nipoti, ritrovarsi a vivere in una casa con una ventiquattrenne come Maria e non esserne tentato era molto difficile. Anche perché lui l'infanzia di Maria non l'aveva vissuta e quindi appariva ai suoi occhi come un'estranea e non come una nipote. D'altra parte, anche dal lato opposto era lo sesso. Maria vedeva forse in quell'uomo, sempre in uniforme e comunque ben curato, una persona forte e affascinante, più che uno zio...
Nel 1907 decisero di sposarsi. Filippo dovette pagare una gran somma per il matrimonio fra parenti e il 27 agosto del 1910 nacque loro Elvira la donna che io ho conosciuta. Continuarono a vivere tutti insieme e la convivenza sembra fosse molto felice. Nel 1913 Filippo, nonostante l'età e la ferma militare, veniva promosso al grado di Maggiore e, ottenuta la medaglia al valore, era anch'egli cavaliere. Nel 1916 divenne Tenente-Colonnello, aveva raggiunti i 60 anni. Maria la moglie ne aveva 38.
La piccola Elvira cresceva, imparava a leggere ed a scrivere, ma per difetto, dovuto probabilmente dall'esser figlia di un incesto, il fisico aveva un problema e cioè di non crescere in altezza, ma per fortuna ciò non creava problemi al cervello. Per questo suo difetto veniva chiamata da tutti: la piccola pupetta.
Il 14 maggio del 1921 morì Emilia a 72 anni di età. Il 30 aprile del 1932 fu la volta della figlia Filomena che morì dopo una lunga malattia. Il 21 gennaio del 1935 morì all'età di 79 anni ed in maniera improvvisa, il Cav. e Colonnello Filippo Tupone. Tutti coloro che lo conoscevano, lo stimavano.
Elvira ottenne il posto in fabbrica del padre e dovette lavorare per mantenere la mamma e le zie. In seguito ottenne dopo lunghe pratiche, la pensione militare del padre e infine, alla morte della mamma e delle zie, si ritrovò sola in una casa in affitto a Tocco in via Roma 22 dove poi io l'ho conosciuta.
Elvira Tupone tra il 1910 ed il 1921 ca.
Questi gli indirizzi dei fratelli di Elvira Rossano a Napoli tratti dall'agenda di Filippo Tupone scritta fra la fine dell'800 e i primi del '900:
- Ernesto Rossano - 1 traversa di v. Benedetto Cairoli 13 - scala c - 4 piano - int. 1 - in seguito: Vico rotto a Carbonara n. 6 - 1 piano a sinistra - in seguito: Via Genova al nasto n.116 piano 2
- Ermenegildo Rossano - Via Benedetto Cairoli 42 - scala B - n.6
- Alberto Rossano - Via Benedetto Cairoli - scala C - n. 2
- Erminia Rossano- Via Fiorentini 36 - piano 2
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